Effetto di diversi metodi per il controllo della pianta parassita Phelipanche ramosa (L.) Pomel nella coltivazione del pomodoro.
Studio sperimentale sui metodi agronomici, chimici e biologici per contrastare Phelipanche ramosa nella coltivazione di pomodoro in Puglia.
Abstract
La Phelipanche ramosa è una delle piante parassite più dannose per numerose colture. Nei terreni semi-aridi, questa infestazione è favorita dall’elevata produzione di semi (fino a 500.000 per pianta), che possono restare vitali nel suolo fino a 20 anni. Questo studio, condotto presso l’Università di Foggia, ha valutato 13 metodi di controllo (agronomici, chimici e biologici) su piantine di pomodoro coltivate in terreni infestati. I risultati mostrano che nessun metodo è completamente efficace da solo, ma alcuni trattamenti come l’uso del biostimolante Radicon, compost attivato con Fusarium, fertilizzanti azotati e solforici, e varietà di pomodoro resistenti, hanno ridotto significativamente il numero di germogli della pianta parassita.
Introduzione
La Phelipanche ramosa è un parassita radicante che causa ingenti danni alle colture, in particolare in Puglia. Le piante di pomodoro parassitizzate mostrano una crescita stentata e una riduzione della resa, dovuta all’assorbimento di nutrienti e acqua da parte del parassita. Diversi studi hanno testato metodi di controllo fisico, chimico e biologico, ma nessuno si è dimostrato completamente efficace. È quindi necessario un approccio integrato che mantenga le popolazioni di parassiti al di sotto della soglia di danno economico.
Materiali e Metodi
L’esperimento è stato condotto nel 2014 presso l’Università di Foggia. Le piantine di pomodoro (cv ‘Docet’) sono state trapiantate in vasi contenenti terreni fortemente infestati.
Sono stati utilizzati 13 trattamenti diversi, tra cui:
La valutazione dell’infestazione è stata effettuata contando i germogli di P. ramosa emersi in diversi momenti del ciclo colturale.
Risultati e Discussione
I germogli di P. ramosa sono emersi a partire da 53 giorni dopo il trapianto (DAT). Tra i trattamenti, i migliori risultati in termini di riduzione dei germogli sono stati ottenuti con:
Biostimolante Radicon: riduzione del 61,3% Compost attivato con Fusarium: riduzione del 59,9% Fertilizzante azotato: riduzione del 49,0% Zolfo elementare: riduzione del 44,5% Varietà di pomodoro resistente (‘Red Setter’)
Il trattamento con Radicon ha mostrato un impatto positivo sulla riduzione dei semi parassiti, probabilmente a causa di alterazioni fisiologiche nei semi germinanti. I fertilizzanti azotati e solforici hanno inibito la germinazione dei semi, confermando risultati ottenuti in precedenti studi su altre colture.
Conclusioni
Nessun metodo singolo può garantire il completo controllo della Phelipanche ramosa. Tuttavia, alcuni trattamenti agronomici e biologici, come l’applicazione di Radicon, fertilizzanti e compost attivato, possono essere combinati per una riduzione progressiva del parassita. Questi approcci sono adatti anche a sistemi di coltivazione biologica e richiedono ulteriori indagini per ottimizzarne l’efficacia.